Come molti di voi già conoscono, l’ENPAM ha istituito un prelievo a carico degli specialisti esterni che svolgono attività presso strutture accreditate con il SSN. Tale prelievo è quantificato in una percentuale del 4% (con quote di abbattimento variabili) non sul fatturato del singolo professionista ma su quello dell’azienda, con percentuali di incidenza sul reddito dello specialista che raggiungono il 30/35%!

Molti colleghi si sono già rivolti ai presidenti degli Ordini dei Medici provinciali in tutta Italia e anche al presidente della FNOMCEO Dr. Anelli, per fare pressione affinchè questo provvedimento venga cassato. Contemporaneamente è iniziata una azione legale sia da parte delle aziende accreditate rappresentate dalle loro associazioni di categoria, che da parte dei professionisti, a cui molti di voi hanno già aderito.

Nel frattempo dall’ENPAM nessuna risposta, nonostante la data del versamento della quota previdenziale si stia pericolosamente avvicinando (31 marzo 2024). Alcune aziende hanno già iniziato ad accantonare i contributi, ed altre si preparano a farlo, creando non pochi problemi ai colleghi che hanno lavorato in alcuni casi senza guadagnare nulla. Il nostro intendimento , sulla base dei consigli legali, è che in attesa del giudizio il prelievo non debba essere eseguito.

In quest’ottica è stata preparata, grazie all’impegno personale del Dr. Cipriano, vice presidente ARLEPV, una lettera da consegnare alle aziende dove lavorate. Di seguito il testo che ovviamente potrete copiare ed incollare, opportunamente modificato.

Qui un link al file pdf (dovete solo compilare i campi e salvare/stampare)

Richiesta alle strutture

(generalità del medico)

​​​​​​​​​Spettabile Struttura
​​​​​​​​​Sua sede
Alla cortese attenzione del legale rappresentante Dott. …..
(Lettera via pec ………………………..)

Spettabile (nome struttura), Egregio Dottore
io sottoscritto Dott. ………………………….., in virtù del rapporto di collaborazione libero professionale che intrattengo con la Vostra struttura, con la presente, Vi comunico di aver dato corso ad un’azione legale incardinando un giudizio presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione Lavoro, contro la Fondazione Enpam. Il ricorso è stato presentato avverso il nuovo contributo imposto dalla Fondazione E.N.P.A.M., che prevede il versamento alle Casse dell’Ente da parte del medico, che opera il regime di collaborazione libero professionale con una o più strutture sanitarie private accreditate, come è il mio caso, del 4% del fatturato che ha contribuito a rendere in favore del Servizio Sanitario Regionale, come previsto dalla Delibera del Consiglio di Amministrazione della Fondazione E.N.P.A.M. n. 64/2022.
Il ricorso è stato presentato in quanto il sottoscritto e numerosissimi altri colleghi e strutture accreditate ritengono che questo contributo sia illegittimo per molti motivi ed altamente lesivo dei miei diritti e dei diritti di tutti gli altri colleghi che si trovano nella mia stessa situazione.
Alla luce di quanto appena rappresentato, visti anche i nostri cordiali rapporti, sino ad ora intrattenuti, ed in considerazione della pendenza del giudizio, con la presente sono ad invitarVi a non procedere alla trattenuta, fino alla definizione del giudizio, in quanto la decurtazione dei miei compensi mi sta procurando e continuerà a procurare, un grave pregiudizio, sia economico che morale, impedendomi di fatto di poter continuare a fare fronte a tutti gli impegni economici che avevo assunto.
Ciò in quanto l’introduzione di tale contributo è stata del tutto inaspettata e per di più applicata retroattivamente fin dall’inizio dell’anno 2023.
Vi invito, inoltre, all’immediata restituzione delle somme tutte, eventualmente, da Voi già trattenute.
Ovviamente, in difetto di accoglimento della presente richiesta, mio malgrado, mi vedrò costretto ad adire le Autorità Giudiziarie competenti, al fine di tutelare i miei diritti e ragioni.
Con riserva di ogni ulteriore azione anche in merito agli eventuali danni subiti e subendi.
Resto in attesa di una Vostra cortese comunicazione.
Distinti saluti