Alla c.a
Presidente Regione Veneto
Assessore Sanità Regione Veneto
Direttore Area Sanità e Sociale Regione Veneto
Segreteria Giunta Regionale
Direttore Programmazione Sanitaria
Direttore Programmazione e controllo SSR
Alla c.a dei Presidenti di
ARIS Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari Sede Triveneto
ANISAP Venero e Trentino alto Adige
AIOP Associazione Italiana Ospedalità Privata
CONFINDUSTRIA VENETO
CUSPE – SBV Confederazione Unitaria Specialistica Esterna
CONFAPI VENETO
ANDIAR VENETO
Oggetto: comunicazione dell’Associazione Radiologi Liberi E Professionisti Veneto in riferimento a nuovo tariffario (DM 23.06.2023).
Per la prima volta in molti anni i Medici Radiologi che esercitano nelle strutture private accreditate esterne del Veneto, preoccupati per il futuro della Sanità Veneta, hanno sentito l’esigenza di riunirsi e associarsi per confrontarsi sui temi più attuali. Così è recentemente nata l’Associazione ARLEPV (Associazione Radiologi Liberi E Professionisti Veneto) che unisce circa 140 Radiologi liberi professionisti che lavorano nella quasi totalità delle strutture private accreditate per la radiodiagnostica in Veneto.
Insieme abbiamo discusso e analizzato i possibili imminenti scenari sanitari, soprattutto qualora venisse applicato il nuovo tariffario per le prestazioni radiologiche, senza integrazione da parte della Regione Veneto, come avvenuto in questi anni, garantendo autonomia decisionale regionale in materia di Sanità e alla base dell’efficienza della Sanità Veneta sul territorio.
L’applicazione delle tariffe ridotte, senza integrazione, non garantirebbe il raggiungimento dei budget né lo svolgimento dei volumi di esami prodotti fino al 2023, con significativo, ulteriore aggravio delle liste d’attesa, già motivo di disagio per molti pazienti. È un fatto oggettivo che oltretutto, per mantenere lo standard qualitativo finora offerto, dovremmo disporre di un numero maggiore di apparecchiature e di personale Medico Specialistico.
Come Medici Specialisti, non possiamo transigere sulla qualità della Diagnostica per immagini, tanto più in una Regione che si è sempre dimostrata punto di riferimento anche per moltissimi Pazienti di altre Regioni.
Mantenere un’elevata qualità diagnostica (valutata annualmente grazie all’istituto dell’accreditamento) consente di effettuare diagnosi più precise, evitando errori nei processi diagnostici e terapeutici, e consente un’efficace prevenzione con i programmi di screening: screening e diagnosi ottimizzati sul territorio determinano indirettamente una riduzione della spesa pubblica.
Occorre considerare che i costi di gestione e della tecnologia radiologica non diminuiscono e che anzi l’evoluzione tecnologica non è stata affiancata da un adeguamento congruo delle tariffe, in alcuni casi non coerenti e anacronistiche; inoltre, l’ENPAM ha recentemente introdotto un ulteriore contributo previdenziale esclusivamente in relazione alle prestazioni in convenzione, che potrebbe spingere i Radiologi a svolgere la propria attività nel privato puro.
Tutte queste considerazioni mal si coniugano con i tagli che si intenderebbero introdurre.
Pertanto, noi Radiologi dell’ARLEPV chiediamo di essere coinvolti nei processi decisionali che porteranno alla definizione del tariffario regionale, fornendo la nostra competenza nelle sedi opportune di discussione.
Da sempre operiamo per la Regione sul territorio garantendo un servizio ai pazienti; vogliamo continuare a esercitare a servizio del SSN, in collaborazione con le strutture convenzionate, per la salute del Paziente e mettere la nostra professionalità al servizio della Regione in un’ottica di ottimizzazione della spesa, senza inficiare la qualità di un settore che coinvolge tutti.
Cordiali saluti,
Dr. Domingo Milite
Presidente ARLEPV
Associazione Radiologi Liberi E Professionisti Veneto info.arlepv@gmail.com