I Medici Radiologi del Veneto che lavorano nelle strutture private accreditate e convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale esprimono preoccupazione per i possibili tagli all’assistenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale. Finora, il tariffario in Veneto ha garantito standard qualitativi elevati, integrando le tariffe a proprie spese. Tuttavia, se le regole dovessero cambiare dal primo aprile, le conseguenze potrebbero essere gravi. Le strutture accreditate forniscono fino all’80% delle prestazioni in regime convenzionato, consentendo a una vasta parte della popolazione di accedere a diagnosi e terapie con impegnativa. Se non si troverà una soluzione entro la fine di marzo, molte prestazioni di grande importanza e alto costo come ecografie, TAC e risonanze magnetiche, che hanno subito una riduzione del 30 al 50%, potrebbero diventare inaccessibili per molti pazienti.